MEDEA

di Paolo Puppa
impastata da Monica Giovinazzi

 

Monica Giovinazzi performer e regista teatrale s’intriga nella Medea monologante di Paolo Puppa.

Medea, lettrice di tarocchi in tv private, sbucata dall'Europa Orientale, e in possesso di un italiano storpiato, viene ritratta nei suoi colloqui con malcapitati clienti mentre smania per il ritardo del suo compagno e collega di trasmissione Giasone, recatosi in Mediaset per un importante colloquio di lavoro.

Ovviamente, questa è una Medea, non Medea.

Dal testo l’incontro con la performance vocale esplode il pensiero del personaggio e le voci – schegge impazzite – ne interpretano ora l’horror vacui nell’attesa di telefonate ora l’insofferenza nel sentirsi oggetto voyeuristico di cannibali massmediatici ora la paura dell’abbandono da parte di Giasone.

Come al solito l'operazione di Monica Giovinazzi tende all'essenziale, alla sottrazione - scene, testo, luci, - cercando d'eliminare tranquillizzanti e costruite/belle barriere col pubblico.

Forse l'estasi d'una santa contemporanea.

 

RaabeTeatro

Via Agostino Bertani 22  

Roma (Trastevere)


curriculum P. Puppa - clicca
curriculum M. Giovinazzi - clicca

 

vai alle foto della performance del 21 e del 22 maggio


vai all'articolo "Una Medea a Trastevere" di Paolo Puppa

 

leggi l'articolo di M. D'Amora apparso sulla rivista "Synestesie"

 

Medea sarà di nuovo in scena il 16 settembre a Pescara, nel Teatro-monumento G. D'Annunzio, nell'ambito della rassegna "Linguaggi" (v. programma della rassegna)

 

scheda tecnica 

 
     
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