Le lettere di Ipazia



scritto e diretto da Rosetta Pesce

In queste sue lettere, ipoteticamente ritrovate, rivive la figura di Ipazia di Alessandria,
filosofa e scienziata pagana, uccisa ferocemente nel 415 d C da fanatici monaci cristiani,
perché non volle rinunciare alla sua fede nella ragione e nella libertà del pensiero.

Un breve percorso bibliografico “sulle tracce di Ipazia”illustra le più importanti
testimonianze su di lei, partendo dai suoi contemporanei - Socrate Scolastico,
Damascio, Sinesio – e via via attraverso Toland, Kinsgley, Luzi, Beretta, Petta, fino
ai nostri Rita Levi Montalcini, Margherita Hack, Piergiorgo Odifreddi,
suoi illustri colleghi.

 

Venerdì 28 maggio ore 21,00
Sabato 29 maggio ore 21,00
Domenica 30 maggio ore 21,00
 




Ipazia, la filosofa pagana, la più grande scienziata dell’antichità, vissuta ad

Alessandria d’Egitto, uccisa barbaramente nel 415 d C da fanatici monaci cristiani

su ordine del vescovo Cirillo, perché non volle rinunciare alla sua fede nella

ragione e nella libertà di pensiero, rivive in questo spettacolo attraverso alcune sue

lettere ipoteticamente ritrovate. Alcune sono indirizzate al suo allievo prediletto,

Sinesio, vescovo di Cirene, altre più liriche e personali, a Ismene, una sua ancella

lontana, personaggio liberamente reinventato.

In esse, le sue emozioni, i suoi ricordi più intimi - la figura del padre Teone, la

nostalgia struggente per la madre persa troppo presto, la sua passione per

l’astronomia - si intrecciano con la dura realtà del presente: il clima di grande

tensione, gli scontri tra cristiani e pagani, la violenza dei fanatici monaci aizzati da

Cirillo, il grande timore che la furia distruttrice e cieca avrebbe travolto tutto,

la Biblioteca, il Museo, la grande civiltà ellenica..… E poi le sue lezioni

all’Accademia, i suoi incontri quotidiani con la gente nell’agorà, la sua popolarità,

il suo prestigio, la fiducia cieca nella scienza, nella ragione, nella forza della verità.

E su tutto incombe la presenza del potere ecclesiastico: l’intolleranza, il disprezzo,

la minaccia nei confronti delle donne da parte dei Padri della Chiesa



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