Associazione Steli                                                                                                                                           Associazione Raabe

La Grande Madre Dea

Persistenze e permanenze

 

 

 

 

 

 

 

E’ con le parole di Marija Gimbutas, archeologa lituana,  che voglio proporvi un  percorso alla ri-scoperta del culto della Grande Madre Dea - “simbolo archetipo della fertilità e del carattere elementare,scorrevole, protettivo,nutriente-, ripercorrendone  i tanti volti. 

Folded Corner: “Dormire nel grembo della dea 
significa morire e tornare a nuova vita”
Marija Gimbutas, 1991
Le origini lituane di Marija, le ricerche sul campo, il confronto con altre studiose,  sono fondamentali per  lo sviluppo dell’ Archeomitologia,  metodologia  interdisciplinare che unisce  archeologia, mitologia,etnologia,folklore,paleontologia linguistica, documenti storici.

Marija affiancherà alle campagne di scavo, l’attività didattica (è stata docente in European Archeology all’ Università di Los Angeles) e una ricca produzione letteraria:  da Goddesses e Gods of Old Europe a  The living Goddesses a Signs  Out of Time.

Dal ricco materiale che a più riprese ho presentato in collaborazione con l’ Associazione Steli di Latina ho selezionato un breve ma significativo itinerario, dalle vulve –“pars pro toto”- alle veneri preistoriche alla Grande Madre in trono alle Madonne di Rast ai culti della Grande Dea in età storiche: un viaggio tra persistenze e permanenze.

Patrizia Amodio