associazione Raabe


La mostra è un omaggio agli uomini e alle donne che attraversano il Mediterraneo affidando al mare la ricerca di una possibilità e sfidando l'oblio che ne fa perdere perfino il nome.
Protagonisti di un viaggio estremo, questi corpi raccontano l'Africa, luogo universale dove l'andare quotidiano risponde a una necessità, come la lunga fila di madri in cammino in un' ostinata quanto naturale perseveranza.
In mezzo c'è il mare, forza sproporzionata che annulla spezza ricompone nel suo movimento crudele e avvolgente; ma anche rischio e opportunità per le nostre società asfittiche e prive di slanci, dove è vietato il contatto stesso dei corpi.
La tecnica Raku, col suo potenziale di forme frante o mutilate, esprime la precarietà del vivere a tutte le latitudini.
La mostra-performance propone la dinamica di rottura-ricomposizione come metodo di conoscenza della realtà; i frammenti non ricompongono l'intero di prima, ma raccontano una delle realtà possibili del dopo.
La ricerca di Beltrami non approda ad esiti rassicuranti o definitivi; la creta conserva uno status provvisorio, plasmata dall'azione di recupero dell'artista che lancia una sfida al limite estremo della materia, restando disponibile a nuove esplorazioni, attraverso gesti di resistenza quotidiana.

 

dal 19 al 27 maggio 2012

performance:
sabato 19 ore 20
 domenica 20 ore 18,30

 

Associazione Raabe c.c.e.p. UNLA

via Agostino Bertani 22 Trastevere – Roma

www.raabe.it; promozioneraabe@gmail.com

Stefania Beltrami

Architetto, insegnante, didatta, ha fondato a Latina il laboratorio d'arti "Steli", luogo di incontro di persone ed energie, e di creazione di forme artistiche. Si esprime attraverso diversi linguaggi, sempre indagando il limite fisico della materia. Si dedica da anni alla ricerca nella tecnica Raku.

 
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