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Progetti RaabeArt

 

Mlle Camille

Visualizzazioni sonore
di Monica Giovinazzi e Eugenia Benelli

20, 21, 27 et 28 Maggio h21

 

 

 

 

Il primo "documentario d'arte" del progetto Raabe Art si materializza in un'installazione performativa in quattro tempi che sfiora il grado zero ma è il precipitato di una complessa analisi alla ricerca di forze e vettori all'interno della scultura presa in esame, ovvero "La Valse" di Camille Claudel.
Le autrici e protagoniste, la regista e sperimentatrice vocale Monica Giovinazzi e l'architetto Eugenia Benelli, hanno fatto affidamento all'approfondimento della vita e del contesto sociale di Camille Claudel e a tecniche di indagine, come ad esempio il mapping, per svelare e rappresentare torsioni e campi di forze.
Tutto ciò per immergersi completamente nell'opera d'arte e nelle motivazione della sua autrice per poi poter riemergere e documentarla al meglio, una volta introiettata, riproducendola attraverso strumenti espressivi diversi dalla scultura quali, in questo caso,  la voce, il suono, l'allestimento semovibile e flessibile di uno spazio, che riproduce il movimento delle onde sonore.
E l´atto di coinvolgimento non lascerá indifferente il pubblico che si troverà coinvolto nell´immersione nel mondo di Camille.

 

IL DOCUMENTARIO

Nella prima parte dello spazio e del tempo si possono fruire brevi filmati commentati da audio sulla vita e le opere di Camille Claudel, sfogliare libri, consultare schede e materiali esplicativi del lavoro svolto che introducono le fasi successive.
E' la fase in cui si acquisiscono conoscenze per poter seguire il lavoro con uno sguardo critico.

LA PERFORMANCE

Questa fase è organizzata in tre interventi per muscoli e laringe che sintetizzano altrettanti nodi della vita dell'artista fino al momento del suo internamento, avvenuto il 10 marzo del 1913:
• la famiglia & la morale commenti e critiche, sottofondo di pettegolezzi e disapprovazione, in contrasto con una donna coraggiosa, determinata, estremamente concentrata e consapevole del proprio genio.
• Rodin & la dipendenza sdolcinato ed ipnotico loop in rapporto ad una Camille inquieta dapprima abbandonata e riconoscente nei confronti del maestro poi sempre più insofferente e decisa a proseguire un percorso di autoaffermazione e originalità.
• la critica artistica che fa da eco e rincorre in un intrico vocale un'artista che prova e riprova ad uscir fuori, a procurarsi fama e stima,  ma che resta sempre più imprigionata e sola. Il mondo dell'arte si dimentica di lei per tre quarti di secolo.

L'INSTALLAZIONE

Cambia la visione, non più frontale ma interna, avvolgente. Il movimento de La Valse è stilizzato in strisce di plastica e organizzato in uno spartito che ne legge i vettori in sette configurazioni diverse. Suoni allungati s'appropriano del testo sempre più scarno tratto da lettere che l'artista invia dal manicomio in cui trascorrerà metà della sua vita.
E termina sul respiro questa performance, sull'eliminazione del superfluo, del contatto con l'esterno , delle parole,  per concentrarsi su di sé sulla propria anima. Per scolpirsi dall'interno.

L'AZIONE LUDICA

Conclude il lavoro un'azione corale: un passaggio di testimone per future attività creative. Di nuovo la lettura di uno spartito ragionato su La Valse.