Raabeteatro
presenta


sinossi di 

MEDEA 'S SAUCE

di Monica Giovinazzi




Le voci di Medea

I livelli della sua coscienza

Le forze della sua volontà

La salsa che decanta sprigiona una forza inaudita come le voci che le riportano i brandelli di memoria di "quella bambina che divertita galleggiava sulle onde". 

Riaffiorano così, come elementi già mescolati al tutto e indefiniti nell'impasto finale, i singoli sapori tra le stemperate memorie a fuoco lento nell'intruglio di una soluzione conveniente e di maniera. Bon ton madame! A tavola con grazia tutto apparecchiato impeccabilmente in ordine e senza macchie sui tessuti impreziositi da ricami che nascondono e distraggono, per far dimenticare in fretta la scarna necessità della trama e dell'ordito del proprio desiderio. Che una volta era soltanto un filo che ignaro non sapeva a chi avvinghiarsi cosa intessere e dove spezzarsi.
Filo forte e ritorto ora tesso una trama per me. Desideri vi prendo e vi cucio come bottoni, asole slaccio e allaccio. Adesso comincio a conoscervi ed a distinguervi.

Il lavoro è caratterizzato da un processo di progressiva spoliazione e catarsi  che, grazie alla determinazione della Medea che si risveglia in lei, attraverso il “teatro”, procede a una inesorabile sottrazione e amputazione di pezzi – il ruolo di moglie, madre, figlia che cura – che finiscono per diventare gli ingredienti di una straordinaria salsa magica.

Adesso è il momento di spegnere e di lasciar insaporire il tutto, far raffreddare leggermente. Poi mettere in un piatto di portata e servire. I commensali apprezzeranno gli ingredienti di prima come un dono sublime: nessuno si accorgerà che c’è una sapiente azione di riciclaggio.


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